Il piacere di leggere

Annie Ernaux, Gli anni, L’orma editore, Roma, 2016 (Éditions Gallimard, Paris, 2008)

 

“Il progresso era l’orizzonte delle esistenze. Significava benessere, salute dei bambini, case luccicanti e strade illuminate, il sapere, tutto ciò che voltava per sempre le spalle alle oscurità della campagna e della guerra. Era nella plastica e nella formica, negli antibiotici e nelle indennità della previdenza sociale, nel lavello con l’acqua corrente e nel sistema fognario, nelle colonie di vacanza, nel proseguire gli studi, nell’atomo. Ogni occasione era buona per dire bisogna stare al passo con i propri tempi, e così facendo ci si mostrava intelligenti, di ampie vedute. In terza media si assegnavano temi dal titolo “I benefici dell’elettricità” o “Elabora una risposta per qualcuno che si metta a denigrare il mondo moderno”. I genitori dicevano cose come, i giovani ne sapranno più di noi.” pp. 44

 

Carlo Rovelli, L’ordine del tempo, Adelphi, Milano, 2017

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